Vogliono diventare cittadini del paese che li ospita e poter votare. È questo uno dei risultati più sorprendenti della ricerca condotta in 15 città di 7 nazioni dell’Unione Europea (Italia, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Portogallo e Spagna), che ha coinvolto 7.473 immigrati regolari.
Tre su quattro desiderano acquisire la nuova cittadinanza e la maggioranza (in Italia circa l’80%) vorrebbe poter accedere alle urne per eleggere parlamentari e sindaci. “Questa ricerca, svolta ascoltando la voce degli immigrati, trasmette segnali confortanti – spiega Giancarlo Blangiardo, demografo che per l’Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) ha curato la ricerca in Italia -, ma non manca di prospettare la necessità di nuove azioni concrete, sul piano normativo, organizzativo e culturale, per poter sempre più valorizzare e integrare una risorsa che, in termini di capitale umano, appare strategica per lo sviluppo del “vecchio continente”.
In Italia sono stati intervistati 797 immigrati che risiedono a Milano e Napoli. La ricerca è stata realizzata, oltre che dall’Ismu, anche da King Baudouin foundation, Migration policy group e ReteG2 – Seconde generazioni.