• Mar 11, 2024
  • 1 minute

Tre esperti si confronteranno sugli avvenimenti che da un anno a questa parte hanno cambiato il nord Africa.
Come risponde l’Italia? Cosa può fare l’Europa?
E’ possibile superare l’approccio economico, che in passato ha portato al sostegno di dittatori, per arrivare a parlare di democrazia e diritti umani su entrambe le sponde del Mediterraneo?
Che ruolo avrà il fondamentalismo islamico in questo processo di ricostruzione degli stati?
Cercheremo di rispondere a queste domande insieme ai nostri relatori:
Massimo Bevacqua, docente dell’Università di Urbino e di Tunisi;
Silvia Colombo, ricercatrice presso Istituto Affari internazionali di Roma, autrice del libro “L’Africa Mediterranea”;
Rony Hamaui, docente dell’Università Cattolica di Milano, autore del libro “Il Mediterraneo degli altri”.
L’incontro si svolgerà giovedì 3 maggio alle 15.30 nell’Aula Rossa della Facoltà di Economia, in via Saffi, 42, a Urbino.
E’ promosso da Anolf e ISCOS Marche Onlus, con il patrocinio dell’Università di Urbino.
Introdurranno i lavori Sauro Rossi, della Cisl Pesaro Urbino, e Fausto Mazzieri, ISCOS Marche Onlus. Coordina Gianluigi Storti, Anolf.
Qui è disponibile il volantino dell’iniziativa, che vi preghiamo di diffondere.
Per avere più informazioni sui relatori, sui libri e le pubblicazioni  dai uno sguardo al nostro speciale.

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Zhou Shuguang 周曙光, meglio conosciuto con il suo nickname Zuola 左拉, è uno dei più famosi blogger cinesi. Classe 1981, di formazione informatico, attraverso il suo blog e diverse iniziative sulla rete si sforza di sviluppare il confronto sociale e il dibattito pubblico in Cina, molto spesso in chiara antitesi contro la censura del Pcc o in polemica con i principali motori di ricerca e social network cinesi, come Baidu e Douban. Tra le sue inchieste più significative va segnalata la documentazione della resistenza da parte degli abitanti di Chongqing e di altre città cinesi contro le politiche di abbattimento delle abitazioni e di spostamento forzato dei residenti (2007).   Nel 2008, sul suo blog ha cercato di fare un’informazione alternativa sulle rivolte in Tibet e sulle sollevazioni nella provincia del Guizhou; nel primo caso Zuola ha tradotto articoli provenienti dalla stampa internazionale e inaccessibili in lingua cinese, nel secondo ha compiuto un vero e proprio reportage sul posto. Da queste attività è scaturito il suo fermo temporaneo, un episodio che lo ha portato a una maggiore notorietà internazionale, essendo riuscito a documentare le fasi del suo arresto via Twitter.   Nonostante la giovane età, le sue iniziative lo hanno eletto a una delle voci preminenti del dissenso contro il partito: tra i suoi post più recenti si segnala una ricostruzione fittizia sul suo trascorso durante l’anno 2010, dove ha inserito con tono di ironica denuncia decine di riferimenti e link a piccoli o grandi scandali e soprusi, che si sono susseguiti in Cina durante l’anno. Malgrado ciò, Zuola è sempre stato molto attento nel dosare la critica, cercando di evitare l’attacco diretto al potere e di ricorrere a forme di espressione garantite almeno formalmente. Il suo crescente prestigio è rivelato dagli interventi compiuti presso alcune delle principali università cinesi all’interno di seminari sul giornalismo e sulle tecnologie applicate ai nuovi media.   Il suo nickname (traslitterazione della parola Zola) è ispirato dal nome del calciatore italiano Gianfranco Zola e non dal più celebre scrittore naturalista francese. Il blog di Zuola, censurato dal 2005, si appoggia a un server straniero e ancora oggi non è liberamente consultabile in Cina. ——————- Maggio 2012 Zola e Tiger Temple (Laohu miao 老虎庙, alias Zhang Shihe 张世和), blogger di base a Pechino, sono i protagonisti del documentario High tech, low life diretto dal regista Stephen Maing. Nel film i due blogger e reporter raccontano l’uso dei nuovi e vecchi media per documentare le storie trascurate dai media tradizionali.  

  • 11 Marzo 2024
  • 1 minute

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