Riceviamo da Edizioni Lavoro e pubblichiamo:
Carissimi,
abbiamo il piacere di comunicarvi che un nostro autore – l’angolano Ondiaki – ha vinto la prima edizione del Premio letterario «Grinzane for Africa» – Sezione giovane autore.
Il premio è nato per «celebrare ogni anno scrittori africani affermati a livello mondiale e segnalare giovani autori che si stanno affacciando sulla scena internazionale». L’iniziativa è realizzata dal Premio Grinzane Cavour, d’intesa con il Ministero degli Affari esteri, la Regione Piemonte, l’Uneca (United Nations Economic Commission for Africa).
La cerimonia di premiazione del Premio «Grinzane for Africa» avrà luogo a Addis Abeba il 24 ottobre nella sede dell’Uneca. L’evento sarà preceduto, il 23 ottobre, dal convegno «Time for Africa. The Kaleidoscope of African Literature», organizzato presso l’Istituto italiano di cultura. All’iniziativa partecipano, tra gli altri, la scrittrice camerunense Werewere Liking, la scrittrice ruandese Schlolastique Mukasonga, Paolo Di Stefano, Luca Doninelli, Claudio Gorlier, Giovanni Porzio, assieme ai vincitori del premio Ngugi wa Thiong’o, Ben Okri, Ondjaki.
Intellettuale dai molti interessi, Ondjaki è nato a Luanda nel 1977. Pittore, poeta, narratore, regista è conosciuto in Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Canada. Edizioni Lavoro lo ha fatto conoscere in Italia, pubblicando nella collana «L’altra riva» due suoi romanzi, entrambi a cura di Vincenzo Barca: Il Fischiatore, nel 2005, e Le aurore della notte, nel 2006.
Il sito di Edizioni Lavoro è attualmente in “ricostruzione”. Potete contattare direttamente il nostro responsabile Mercato Sistema Cisl – Maria Grazia Squadrani (tel. 06 44251174 / fax 06 44251177 / e-mail mg.squadrani@edizionilavoro.it) – o i nostri promotori regionali.
Un caro saluto.
Alessandra Belardelli
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Ad Ancona dal 30 agosto al 7 settembre il Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo vede 100 artisti in 9 giorni, dalle 18 alle 24 (3 eventi a sera), protagonisti di 40 spettacoli invadere 14 tra i luoghi più suggestivi della città, porta d’Oriente, capoluogo delle Marche, da poco nominata sede permanente del Segretariato dell’Adriatico.
Dalla Chiesa del Gesù alla Mole Vanvitelliana, dall’Arco di Traiano al Teatro delle Muse, dalla Sinagoga al porto, musica, poesia, arte, cinema e originali appuntamenti in esclusiva per il festival con artisti provenienti dall’area del bacino Adriatico Mediterraneo: dalla Croazia, al Marocco, dalla Spagna ad Israele, disegnano nuovi scenari di integrazione e coesione.
Produzioni ed eventi culturali progettati per il festival, come l’anteprima assoluta del film Alma, che inaugura il 30 agosto alla Mole Vanvitelliana il programma della manifestazione; storia vera di un equipaggio russo abbandonato al suo destino ed adottato dalla gente del porto di Ancona con la regia di Max Volponi.
Il 31 agosto sempre alla Mole Vavitelliana dedicato ai Balcani sarà il concerto di Massimo Zamboni (ex CCCP-CSI), che partecipa anche alla presentazione del film Il tuffo della rondine di Stefano Savona che racconta della città di Mostar e del concerto che lì tennero dieci anni fa i CSI.
Il 1 settembre David Riondino dà voce in un’altra produzione ad hoc per il festival sotto l’egida dell’Associazione Adriatico Mediterraneo e del Teatro Stabile delle Marche: con la lettura teatral-musicale del poema La Rosa di Franco Scataglini (tra le voci più belle del ‘900 di origine anconetana) con musiche originali di Giovanni Seneca.
Tra le esclusive nazionali la notte dedicata alle donne con Il canto di Lilith
che mescola artiste provenienti da Algeria, Marocco, Sudan, Madagascar, Spagna e Italia.
Saranno presenti Nicola Piovani, Rami Fortis, Eugenio Bennato, Massimo Zamboni, David Riondino, Massimo Carlotto e una mostra, “Cartoline dalla Serbia” a cui partecipa Aleksandar Zograf.
Tutte le informazioni qui
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Riportiamo da Misna:
“Promuovere i benefici di praticare i valori e i principi umani del rispetto, della gentilezza, dell’allegria, dell’onestà e della solidarietà”: secondo il vice-presidente Lenin Moreno, è l’obiettivo della ‘Giornata nazionale dell’allegria e della solidarietà’, istituita annualmente per l’ultimo venerdì di Ottobre. In una cerimonia al Palazzo di Carondelet di Quito, sede della presidenza, Moreno, colpito da tetraplegia, ha incoraggiato gli ecuadoriani “a sfruttare i miracoli quotidiani che ci offre la vita, come il sorriso che è il migliore analgesico, rafforza il sistema immunitario e cura anche alcune malattie”; il buon umore, ha aggiunto, “è una parte esenziale dell’essere umano, un fattore per ottenere l’armonia”. L’iniziativa, sancita in un decreto, punta a migliorare le relazioni interpersonali creando occasioni di incontro e interscambio culturali; prevede anche un ‘programma permanente di formazione sui valori umani’ diretto in particolare agli amministratori statali.