• Mar 12, 2020
  • 1 minute

Questo documento presenta i risultati dell’analisi della situazione dell’inserimento lavorativo dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo nelle Marche.
Sono stati identificati i fattori che possono influenzare positivamente o negativamente l’inserimento, e le relazioni tra i fattori, per arrivare ad una descrizione del sistema dell’inserimento e dei possibili punti di leva sui quali intervenire per facilitare gli inserimenti e contrastare lo sfruttamento lavorativo.

La descrizione punta a capire, e a far capire, meglio la realtà per come è, e non per come dovrebbe essere. Una tappa di un percorso illustrativo, e non una prescrizione di un obiettivo ideale.

Questo lavoro di analisi è nei fatti la base per l’elaborazione di un modello condiviso tra i diversi attori (istituzionali e non) per l’acquisizione e il riconoscimento delle competenze e per il coinvolgimento in percorsi di inserimento lavorativo.

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La presentazione della mappa on line è disponibile qui.

Le attività si svolgono grazie al Progetto “Nuove comunità: blockchain per il lavoro”, finanziato a ISCOS Marche dal “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore” del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e della Regione Marche .

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Alcuni uomini armati provenienti dal Sud Sudan hanno ucciso 28 persone e rapito 43 bambini in Etiopia. A renderlo noto mercoledì 15 marzo è l’agenzia di stampa Reuters che riporta le dichiarazioni di un funzionario governativo.

Gli attacchi sono avvenuti tra domenica 12 e lunedì 13 marzo 2017 nelle aree di Gambella’s Gog e Jor, ai confini con la regione di Boma del Sud Sudan, secondo quanto riferito da Chol Chany, un portavoce del governo regionale. “I briganti di Murle hanno portato a termine l’attacco e sono fuggiti con 43 bambini”, ha detto Chany alla Reuters. “L’esercito etiope li sta inseguendo, gli assalitori non hanno ancora passato il confine con il Sud Sudan”, ha aggiunto. I governi regionali hanno espresso più volte il timore che la violenza nel Sud Sudan possa estendersi oltre i confini del paese e raggiungere nazioni come Etiopia, Uganda, Kenya e Sudan che ospitano circa un milione di rifugiati del paese confinante. L’attacco del 12 e 13 marzo 2017 è arrivato a circa un anno di distanza da un raid simile nella provincia di Jiwako e in quella di Lare. In quell’occasione più di 200 persone morirono e circa 160 bambini furono rapiti. Sorgente: Alcuni uomini armati del Sud Sudan hanno ucciso 28 persone e rapito 43 bambini in Etiopia – TPI

  • 12 Marzo 2020
  • 1 minute

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