Nel 2000, adottando la Dichiarazione del Millennio, 189 leader mondiali si sono impegnati attraverso un patto tra paesi ricchi e paesi poveri ad eliminare la povertà estrema. Lo hanno fatto impegnando i propri governi a raggiungere 8 obiettivi concreti entro il 2015: dimezzare la povertà estrema e la fame; raggiungere l’istruzione primaria universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un parternariato globale per lo sviluppo.
In questo contesto nasce il progetto “TARGET 2015: I POVERI NON POSSONO ASPETTARE!” che vede la collaborazione tra CVM, Caritas diocesana Ancona – Osimo , Cantieri di Pace, Amici di Piabetà, ISF – Ingegneria Senza Frontiere, ASF – Agronomi Senza Frontiere, Iniziativa Romeo, Liberato Zambia 2001, Mondo Solidale, Nie Wiem, L.inC, Azione Cattolica, ISCOS-CISL, con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, ha l’obiettivo primario di promuovere nei giovani e nella società atteggiamenti di partecipazione attiva e consapevole al governo del mondo affinché tutti si sentano corresponsabili gli uni della vita degli altri.
Sulla scia del progetto TARGET 2015, la CARITAS diocesana di Ancona – Osimo ha messo a disposizione un contributo per la realizzazione di tesi di laurea che abbiano come campo di ricerca i temi affrontati dagli Obiettivi del Millennio.
Nello specifico, la CARITAS diocesana di Ancona – Osimo ha messo a disposizione un ammontare di € 2.000 per n. 4 premi da € 500,00 ognuno.
Questa iniziativa vuole essere un incentivo ad intraprendere dei percorsi di studio e di approfondimento su argomenti sempre più distanti dalla società civile ed accademica.
Per scaricare il bando completo clicca qui
Per ulteriori informazioni telefonate al 0734/674832 o scrivete una e-mail all’indirizzo cvmap@cvm.an.it
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Le associazioni Tenda di Abramo e Free Woman organizzano in memoria di Elena Passini una serie di iniziative.
Un’occasione di riflessione sui temi relativi alla marginalità e alla progressiva perdita dei diritti che le persone immigrate o in situazione di difficoltà estrema subiscono nello scenario socio-culturale attuale.
La necessità di approfondire tali temi nasce anche dalla considerazione della drammaticità del momento storico che stiamo vivendo: le proposte legislative che riguardano gli immigrati (pacchetto sicurezza, possibilità di segnalazione dei clandestini da parte dei medici, schedatura dei senza fissa dimora) destano infatti forte preoccupazione e sconcerto perché sono il tragico segnale di una lettura del fenomeno immigrazione solo in chiave di allarme sociale e di sicurezza e non secondo gli imprescindibili paradigmi interculturali.
DEDICATO AD ELENA
ATTRAVERSARE IL CONFINE…
PER COSTRUIRE UNA CONVIVENZA POSSIBILE
Martedì 31 Marzo 2009 Ore 21.30
CINEMA TEATRO EXCELSIOR
FALCONARA M.ma
Proiezione del film PARADA di Marco Bechis
Il film ha per oggetto la riflessione sul tema del riscatto dall’emarginazione dei bambini di strada in Romania
Venerdì 3 Aprile 2009 Ore 21.15
Teatro di MONTEMARCIANO
CONCERTO di MUSICA POPOLARE BRASILIANA dal titolo “SAUDADE do BRASIL”
SELMA HERNANDEZ
Quintet
Martedì 7 Aprile 2009
Ore 21.30
CINEMA TEATRO EXCELSIOR
FALCONARA M.ma
Proiezione del film IL GIARDINO DI LIMONI di Eran Riklis
Il film ha per oggetto la riflessione sul difficile rapporto tra le culture israeliana e palestinese
La rassegna si concluderà con un incontro nel mese di maggio aperto a tutta la cittadinanza e alle istituzioni. Il convegno sarà l’occasione per una riflessione pubblica con alcuni esperti che con il loro lavoro quotidiano testimoniano e tracciano percorsi di integrazione e inclusione sociale.
Per saperne di più: Tenda di Abramo
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Chi si occupa di aiuti umanitari era solito dire che se dai ad un uomo un pesce lo sfami per un giorno; insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita. Ma…
‘Se va bene per un uomo potrebbe andare bene per una donna, e quella donna sa già come pescare.
Lei vorrebbe che il suo fiume fosse libero dalle aziende che rubano legname e dai pescatori di frodo.
Preferirebbe che il governo non costruisca dighe enormi, dighe che hanno rovinato i suoi mezzi di sussistenza.
Preferirebbe che la polizia non cacci via brutalmente le comunità per far posto alla diga.
Non vuole carità. Vorrebbe rispetto per i suoi diritti.’
Una donna capo villaggio, Cambogia
Mrs Svey Sap Sak, Cambogia. Foto: Jack Picone/Oxfam
Da: The urgency of now, Oxfam