• Mar 11, 2024
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L’Associazione Marocchina dei Diritti Umani è stata costituita tra il 1979 e il 1983.

Tra il 1984 e il 1988 ha attraversato un periodo di stagnazione.

Il processo di rinnovamento avvenuto tra il 1988 e il 1991, ha consentito l’ascesa dell’organizzazione, che dal 1991 continua fino ai giorni nostri.

 

Dal 20 al 23 maggio 2010, a Bouznika,  si è svolto il 9° Congresso dell’AMDH.

Hanno partecipato 422 persone, delle quali il 36% donne e il 10% giovani. Erano presenti inoltre 120 membri dell’AMDH in qualità di osservatori e 30 responsabili provenienti da altre organizzazioni vicine all’AMDH.

 

Il motto dell’organizzazione è: “Un movimento dei diritti umani e della democrazia per una Costituzione democratica, uno Stato di diritto ed una società dignitosa”.

 

Il Congresso dell’AMDH, composto da 542 membri, si riunisce ogni 3 anni.

La Commissione Amministrativa, eletta dal Congresso e composta da 63 membri, si riunisce 4 volte l’anno; la Commissione è legata da una relazione funzionale al Consiglio Nazionale, che si riunisce una volta all’anno.

La Commissione Amministrativa elegge l’Ufficio Centrale, composto da 17 membri, che si riunisce ogni 15 giorni.

All’Ufficio Centrale sono collegate le Sezioni Regionali e le Sezioni/Commissioni Preparatorie, da cui dipendono a loro volta le Commissioni delle Sezioni e le Commissioni Locali.

L’Ufficio Centrale è legato da relazioni gerarchiche all’Amministrazione Centrale (10 membri), al Comitato di Sostegno all’Amministrazione  (3 membri) ed al Centro d’Informazione e Documentazione.

L’Ufficio Centrale è collegato, a livello funzionale, con le Commissioni Centrali (13 membri) e con il Comitato di preparazione delle attività (15 membri).

 

Nel corso degli anni è aumentata la presenza delle donne all’interno dell’organizzazione: attualmente almeno ⅓ dei ruoli dirigenziali è ricoperto da donne.

 

Nel 1998 l’AMDH era composta da 30 sezioni, cresciute numericamente negli anni, fino ad arrivare alle 90 sezioni del 2010 (in Marocco e all’estero).

 

Nel 1998 c’erano 3.000 membri. Nel 2010 i membri presenti nell’organizzazione erano 14.000 ed il numero sta crescendo.

L’obiettivo generale dell’AMDH è la conformità dello Stato marocchino ai diritti umani universalmente riconosciuti.

 

Gli obiettivi specifici sono:

 

  1. ratifica di tutti i trattati internazionali in materia di diritti umani (scioglimento delle riserve, ratifica dei trattati non ratificati)

  2. adeguamento della legislazione nazionale alla legislazione internazionale in materia di diritti umani

  3. rispetto dei diritti umani universalmente riconosciuti e dei Patti DCP (Diritti Civili e Politici) e DESC (Diritti Economici, Sociali e Culturali).


Gli indicatori che vengono presi in considerazione sono:

 

  1. ratifica di tutti i trattati e i patti inerenti i diritti umani

  2. scioglimento delle riserve sui trattati

  3. conformità della Costituzione e delle leggi ai diritti umani

  4. cessazione delle azioni statali che ostacolano i diritti civili e politici  (es. arresti arbitrari); rispetto delle libertà d’espressione,  di manifestazione…

  5. impegno dello Stato nella realizzazione dei diritti economici, sociali e culturali attraverso la sua politica economica

  6. fine dell’impunità per coloro che violano i diritti umani.


Per realizzare questi obiettivi si dovrà:

 

  • denunciare le violazioni (lettere rivolte ai responsabili, incontri con i responsabili, comunicati pubblici, conferenze pubbliche, messaggi attraverso i mass media, sostegno morale e giuridico alle vittime, inchieste, rapporti sulla situazione dei diritti umani, memorandum per la revisione delle leggi e degli statuti, istituzione di tribunali simbolici, sit-in, manifestazioni pubbliche)

  • promuovere la cultura dei diritti umani (progetti di formazione, conferenze pubbliche, tavole rotonde, organizzazione di manifestazioni culturali e sportive sul tema dei diritti umani, sostegno ai ricercatori)

  • potenziare l’organizzazione (soluzione democratica dei conflitti, personale qualificato, audit delle pratiche dell’organizzazione, controlli nelle sezioni, aumento nell’associazione della presenza delle donne e dei giovani, aumento delle adesioni all’AMDH, rilevazione del livello di formazione dei membri, aumento delle strutture dell’associazione, rispetto delle scadenze delle riunioni a livello centrale e a livello locale).

 

L’AMDH  ha contatti con le  organizzazioni della società civile che si occupano di diritti umani  (sindacati, organizzazioni politiche democratiche, enti istituzionali). E’ in stretta relazione anche con organizzazioni estere che si occupano di diritti umani.


I principali partner stranieri dell’AMDH sono: Unione Europea, Oxfam e associazioni internazionali che si impegnano nella tutela dei diritti umani e si occupano di cooperazione internazionale allo sviluppo.

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