• Mar 11, 2024
  • 1 minute

Invariabilmente liquidate dagli uni come lassiste, dagli altri come liberticide, in Italia le misure di controllo dell’immigrazione sono oggetto di opposte mitologie a fini di battaglia politica.
Ma dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini c’è stata, di fatto, una sostanziale continuità nella gestione dell’immigrazione, affidata soprattutto a sanatorie che sono prassi generalizzata anche nel resto d’Europa.
La novità maggiore degli ultimi anni l’introduzione del reato di ingresso e permanenza illegale – ha prodotto effetti perversi, contrastanti con quelli sbandierati: la capacità di allontanare gli stranieri irregolari si è ridotta anziché crescere, e per la prima volta esiste il rischio di un’immigrazione che non può essere né sanata, come in passato, né espulsa. Per ottenere risultati migliori sarebbe bastato agire sul lavoro nero, che invece non è mai stato veramente aggredito.
Basato su informazioni e dati largamente inediti, il libro ricostruisce l’intera vicenda – compresi gli sbarchi seguiti alle recenti crisi nordafricane – in maniera documentata e finalmente libera da pregiudizi ideologici.
Titolo    Fuori controllo? Miti e realtà dell’immigrazione in Italia
Autore    Colombo Asher
Dati    2012, 202 p., brossura
Editore    Il Mulino  (collana Contemporanea)
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Che cos’è mai l’abbondanza frugale, oltre a un ossimoro che lega provocatoriamente due opposti, a un’ennesima parola d’ordine suggestiva e impraticabile? Se qualcuno replicasse così alla prospettiva di una convivenza capace di sobrietà non punitiva, verrebbe preso sul serio da Serge Latouche, e contraddetto con ottime ragioni. Agli argomenti di chi dissente da lui e dagli altri, sempre più numerosi, “obiettori’di crescita”, il maggior teorico della decrescita dedica questo libro, ormai necessario dopo anni di malintesi, resistenze, travisamenti strumentali, accese controversie. Gli sviluppisti incrollabili, o gli scettici poco inclini a dar credito alle logiche antieconomiche, troveranno qui il repertorio delle loro tesi e delle loro perplessità, smontate una a una. Sarà difficile continuare a sostenere con qualche fondatezza che la decrescita è retrograda, utopica, tecnofoba, patriarcale, pauperista. La crisi devastante che stiamo vivendo la indica invece come l’uscita laterale dalla falsa alternativa tra austerità e rilancio scriteriato dei consumi. Un’abbondanza virtuosa, ci avverte Latouche, è forse l’unica compatibile con una società davvero solidale. Titolo    Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita Autore    Latouche Serge Dati    2012, 150 p., brossura Traduttore    Grillenzoni F. Editore    Bollati Boringhieri  (collana Temi) Disponibile anche in ebook Acquista su IBS

  • 11 Marzo 2024
  • 1 minute

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