• Mar 11, 2024
  • 2 minutes

Il team di Ushahidi ha lanciato il progetto BRCK, un dispositivo per connettersi a internet da qualunque parte del mondo.
Stanno raccogliendo fondi su Kickstarter: aiutiamoli!
http://www.kickstarter.com/projects/1776324009/brck-your-backup-generator-for-the-internet

Enter BRCK: The easiest, most reliable way to connect to the Internet, anywhere in the world.
It works when the electricity goes out and it works when the Internet goes down. It is portable and easy to set up. It supports up to 20 devices, with WiFi powerful enough to cover multiple rooms.
Ushahidi’s mission is to improve the way information flows in the world and the BRCK is a natural extension of this. We build tools that help people collect and share data, information, and stories. In many ways the BRCK is the vertical integration of the data collection market. The modem is the gateway between our devices and the wide world of the internet, but it is has been left ignored blinking in the corner, looking much the same it did 10 years ago. As a software company, we are seeing that some of the most innovative products out in the world today are when the agile, intelligent aspects of software and data are brought to an outdated piece of hardware. Square revolutionizing the credit card swiper, for instance.
The BRCK is a software infused device, operating seamlessly with the BRCK Cloud, our website that you can access from anywhere to check how network connections and electricity are performing on your device and a portal to install new services like VPN, Dropbox, or any other app that you might create. It also syncs your BRCK with current data from cellular providers in your country. It can also hold 16GB of memory and you can sync your data directly to your Dropbox, other connected devices, or other applications. Furthermore, a BRCK device that is deployed in rural Indonesia can be fully managed from an office in London — or vice versa.
viaMeet BRCK, “a backup generator for the Internet” – Blog | Ushahidi.

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Un articolo di Sbilanciamoci sulle differenze di reddito in Italia. La distribuzione del reddito in Italia risente delle caratteristiche della famiglia di origine. Stralcio da un articolo del dossier di MicroMega sull’eguaglianza, che sarà discusso lunedì 13 maggio a Roma La misura più utilizzata dagli economisti per quantificare l’associazione dei redditi di genitori e figli è il coefficiente di elasticità intergenerazionale dei redditi, che indica di quanto aumenta il reddito del figlio all’aumentare di un punto percentuale di quello del genitore (…). Sulla base di questo indicatore è possibile delineare una graduatoria dei paesi Ocse in termini di trasmissione intergenerazionale delle diseguaglianze dei redditi. I paesi nordici e il Canada sono caratterizzati da un grado di fluidità sociale relativamente maggiore, mentre Stati Uniti (contrariamente alla visione romanzata della “terra delle opportunità”), Svizzera, Regno Unito e Italia sono (e di molto) i paesi con maggiore persistenza intergenerazionale delle diseguaglianze salariali (…). Ma modelli teorici e analisi empiriche spesso indagano la persistenza intergenerazionale senza distinguere gli effetti che il background familiare può esercitare nelle diverse fasi della vita individuale, in particolare nella fase formativa (l’effetto “indiretto”) e – a parità di istruzione – in quella lavorativa (l’effetto “diretto”). Distinguere questi due effetti può invece aiutare a capire perché i paesi differiscano tanto in termini di diseguaglianza intergenerazionale: un basso β (coefficiente di elasticità intergenerazionale, ndr) può ad esempio dipendere sia da una debole influenza del background in ogni fase di vita, sia dall’assenza di impatto in uno specifico snodo. viaDi padre in figlio. L’Italia che non cambia / italie / Sezioni / Home – Sbilanciamoci.

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes
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Mogadiscio non è riuscita a riportare sicurezza e stabilità in tutto il paese, ma i progressi dell’ultimo anno sono innegabili. Senza i capitali esteri, fondamentali interventi strutturali restano impossibili. Gli errori dell’Italia.

[Carta di Laura Canali] Ha parzialmente deluso le aspettative la conferenza per la “Ricostruzione della Somalia e l’Esibizione delle Opportunità di Investimento”, inaugurata a Nairobi il 28 maggio scorso. Nonostante le manifestazioni di intento della comunità internazionale e le ripetute assicurazioni di supporto economico e politico al governo somalo, il risultato è stato poco più che simbolico, soprattutto in conseguenza del perdurare dell’instabilità in larga parte del paese e delle difficoltà a far ripartire l’economia locale. All’apertura dei lavori, il premier somalo Abdi Farah Shirdon ha sottolineato che solo un paio di anni fa una conferenza come quella di Nairobi sarebbe stata pressoché impossibile, ricordando il poderoso sforzo fatto dalle autorità somale nel corso dell’ultimo anno per ristabilire in larga parte del paese la sicurezza e la stabilità. Molta strada deve essere ancora percorsa per stabilizzare definitivamente la Somalia, ma i passi compiuti nel 2012 e nel 2013 sono stati per Shirdon assolutamente straordinari. È innegabile che la situazione politica, militare, economica e sociale della Somalia centro-meridionale sia radicalmente mutata nel corso degli ultimi mesi; questo grazie anche al poderoso sforzo della comunità internazionale per interrompere la dinamica di crisi che rendeva ingovernabile il paese sin dal 1991. viaPoco e lentamente, ma la Somalia sta meglio – rivista italiana di geopolitica – Limes.

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes

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