Il 22 settembre a Expo l’Etiopia ha celebrato il National Day.
Presente nel cluster del caffè, la giornata è stata un’occasione per discutere dei rapporti commerciali e politici tra Italia e Etiopia.
Presentiamo una selezione di articoli e video sull’evento.
L’esposizione universale, secondo il ministro degli Affari Esteri etiope, Tedros Adhanom Ghebreyesus, oltre ad essere una manifestazione di gioia e scambio culturale, rappresenta una importante occasione per stimolare nuovi investimenti e collaborazioni soprattutto con l’Italia, con cui l’Etiopia ha un legame storico di fratellanza.
MILANO EXPO (di Francesca Morandi) – “Oggi l’Etiopia è uno Stato nuovo, stiamo rinascendo, abbiamo livelli di crescita economica tra i più alti al mondo e apriamo le braccia alle imprese italiane che vogliono investire da noi”. Con queste parole il ministro degli Affari Esteri etiope, Tedros Adhanom Gebreyesus ha aperto oggi le cerimonie del National Day dello Stato africano a Expo Milano 2015. Paese dalla storia antichissima, riconosciuto come la patria del caffè, l’Etiopia sta vivendo uno sviluppo economico molto elevato che negli ultimi anni ha registrato tassi annuali di crescita tra il 5.5 e il 7%.
In occasione del National Day a Expo la Troupe del Teatro Nazionale Etiope ha animato il sito espositivo, con danze e musiche folkloristiche. Il Paese africano partecipa all’esposizione nel cluster del Caffè, portando la propria esperienza nella produzione della miscela arabica (Coffee Arabica L.), uno dei prodotti etiopi più esportati. Il caffè è la forza trainante dell’economia, dell’ecologia, della vita socio-culturale e spirituale dell’Etiopia, e rappresenta più del 25% del Pil nazionale. )A rappresentare il governo italiano era oggi presente il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Paola De Micheli, che ha sottolineato come i rapporti tra Italia ed Etiopia “non sono mai stati così intensi come in questo 2015”. Ricordando la visita ufficiale dello scorso luglio del premier Matteo Renzi in Etiopia, De Micheli ha precisato che l’obiettivo del governo italiano “è moltiplicare la presenza delle imprese italiane che investono in Etiopia” e “stimolare le nostre imprese a investire nel vostro Paese”. Il sottosegretario ha poi sottolineato come la cooperazione tra Italia ed Etiopia ha portato alla realizzazione nel Paese africano di un Parco industriale del settore del grano duro e della lavorazione della pasta, che ha contribuito ad aumentare la produzione alimentare nazionale, con beneficio per la popolazione locale.
“L’Etiopia è dotata di molte risorse energetiche, dal solare all’eolico, dall’idrico al geotermico”, tanto che “siamo in grado di esportare la nostra energia, oltre che ai Paesi vicini come Gibuti, Sudan e Kenya, anche a nazioni più lontane”, ha continuato il ministro etiope aggiungendo che “l’Italia è un partner già oggi importante per l’ammodernamento del nostro comparto energetico, ma altri progetti saranno sviluppati”. “L’Etiopia apre le braccia agli italiani che vogliono investire nel nostro Paese”, ha detto ancora Tedros Adhanom Gebreyesus, ricordando l’importanza del Business forum svoltosi ieri a Milano, dove ha incontrato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dall’immigrazione alle crisi regionali nel Corno d’Africa, fino alle relazioni bilaterali, il ministro Gentiloni ha sottolineato come l’Etiopia sia considerata un partner fondamentale, con un ruolo di stabilizzazione dell’area.
“Stiamo superando la povertà e vogliamo essere il Paese che incoraggia la pace e la stabilità in Africa”, ha detto Adhanom Gebreyesus sottolineando che oggi l’Etiopia “è una delle poche nazioni in via di sviluppo che ha lavorato al programma Economia Verde, puntando ad avere zero emissioni di anidride carbonica entro il 2025, oltre a mettere in atto un programma di imboschimento che porterà nei prossimi 20 anni la percentuale di piante dal 3 al 18 per cento”.