• Mar 11, 2024
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Per capire la guerra in Afghanistan bisogna partire dalla sua storia e dalla sua cultura per approdare ad una vera e propria tesi sui problemi del Paese che si sta cercando di aiutare e ricostruire.
Un libro che spiega la guerra dal suo triste inizio agli ultimi episodi, soffermandosi sugli eventi cruciali: come i rapimenti (tra i vari quello di Clementina Cantoni), le morti, la guerriglia spietata, le difficili comunicazioni, in un’analisi scrupolosa portata avanti da chi ha visto il fronte, seppur non combattendo.
Un Paese straziato dalle guerre, dal susseguirsi di prese di potere, eserciti stranieri, rivoluzioni e controrivoluzioni, bisognoso di ritrovare la propria pace, richiesta a gran voce dalla popolazione civile, dalle donne che vogliono emanciparsi, dai bambini che diventano troppo presto adulti.
La difficile ricostruzione e le sue molteplici ombre vengono svelate attraverso un’attenta disamina mettendo a confronto le varie testimonianze, ufficiali e non, di chi ha operato in terra afghana.
Afghanistan nella tempesta. La farsa della ricostruzione
Autore    De Carli Pietro
Dati    2011, 459 p., brossura
Editore    Gruppo Albatros Il Filo  (collana Nuove voci)
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Che cos’è mai l’abbondanza frugale, oltre a un ossimoro che lega provocatoriamente due opposti, a un’ennesima parola d’ordine suggestiva e impraticabile? Se qualcuno replicasse così alla prospettiva di una convivenza capace di sobrietà non punitiva, verrebbe preso sul serio da Serge Latouche, e contraddetto con ottime ragioni. Agli argomenti di chi dissente da lui e dagli altri, sempre più numerosi, “obiettori’di crescita”, il maggior teorico della decrescita dedica questo libro, ormai necessario dopo anni di malintesi, resistenze, travisamenti strumentali, accese controversie. Gli sviluppisti incrollabili, o gli scettici poco inclini a dar credito alle logiche antieconomiche, troveranno qui il repertorio delle loro tesi e delle loro perplessità, smontate una a una. Sarà difficile continuare a sostenere con qualche fondatezza che la decrescita è retrograda, utopica, tecnofoba, patriarcale, pauperista. La crisi devastante che stiamo vivendo la indica invece come l’uscita laterale dalla falsa alternativa tra austerità e rilancio scriteriato dei consumi. Un’abbondanza virtuosa, ci avverte Latouche, è forse l’unica compatibile con una società davvero solidale. Titolo    Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita Autore    Latouche Serge Dati    2012, 150 p., brossura Traduttore    Grillenzoni F. Editore    Bollati Boringhieri  (collana Temi) Disponibile anche in ebook Acquista su IBS

  • 11 Marzo 2024
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