Il progetto DESIRE-net: formazione e cooperazione internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile
Grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è on-line il nuovo sito del progetto DESIRE-net (www.desire-net.enea.it) .
Con una nuova veste grafica e arricchito di nuovi servizi e contenuti, il portale consente di accedere gratuitamente a corsi di formazione on-line e a video lezioni sui temi delle fonti rinnovabili di energia, sull’uso razionale dell’energia e sullo sviluppo sostenibile. Inoltre, l’inserimento di alcune banche dati lo hanno trasformato in una vetrina per le imprese italiane che operano nel campo delle fonti rinnovabili e che intendono aprirsi ai mercati dei paesi in via di sviluppo, e per le ONG che già operano in quei paesi.
- la banca dati di offerte di stage di imprese/organizzazioni italiane o europee da proporre a giovani provenienti dai paesi in via di sviluppo;
- la banca dati di imprese che lavorano nell’ambito delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico interessate ai mercati dei paesi in via di sviluppo e di ONG che già operano in quei paesi;
- la banca dati delle buone prassi che raccoglie i più significativi progetti di cooperazione internazionale.
Ricordiamo che il progetto, avviato nel 2006 con l’obiettivo di promuovere l’impiego delle fonti rinnovabili di energia nei paesi in via di sviluppo delle aree dell’Europa dell’est, dei Balcani e dell’area mediterranea, è stato premiato, nel 2008, come miglior progetto di cooperazione internazionale nella campagna Europea per l’Energia Sostenibile (SEE), e che ad oggi, i corsi presenti sul portale sono stati seguiti in oltre 40 stati dell’Europa dell’Est e del Mediterraneo, nonché in Australia, Indonesia e la Cina.
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L’International Trade Union Confederation (ITUC), e la Confederazione europea dei sindacati (CES) ha scritto una lettera congiunta al Primo Ministro turco la scorsa settimana per protestare contro le continue molestie, licenziamenti, procedimenti giudiziari arbitrari e arresti di membri e dirigenti della Confederazione dei sindacati dei lavoratori del pubblico impiego (Kesk). Ad oggi 32 persone sono ancora in carcere, senza possibilità di un giusto processo e in violazione delle norme del Consiglio d’Europa.
Il mese prossimo, il 15 agosto, partiranno i negoziati sulle condizioni di lavoro per i lavoratori del settore pubblico in Turchia. Le autorità turche li definiscono “colloqui di consultazione collettiva”, che di per sé è già una violazione della Convenzione 98 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sulla contrattazione collettiva. L’ITUC e la CES considerano questi fatti come una strategia per indebolire la posizione negoziale del sindacato, che costituisce una grave violazione della Convenzione OIL n. 87 sulla libertà di associazione.
ITUC aveva già scritto al governo turco in tre occasioni (29 maggio, 15 giugno e 18 giugno) per protestare contro i numerosi arresti di membri e dirigenti del Kesk e di una delle sue principali affiliate, il sindacato degli insegnanti Egitim-Sen. Il 28 maggio, 35 di loro sono stati arrestati, e 22 sono in carcere ancora oggi. Dieci membri e dirigenti erano già in carcere prima. Non c’è stato alcun tipo di risposta a nessuna di queste lettere.
“Ovviamente è del tutto inaccettabile che il sindacato del settore pubblico in Turchia sia preso di mira in vista delle prossime trattative sulle condizioni di lavoro, per mezzo di detenzioni in contrasto con la legislazione turca e le norme internazionali. I cittadini di un paese democratico non possono essere arbitrariamente detenuti senza giusto processo” ha dichiarato Guy Ryder, segretario generale ITUC.
I diritti dei lavoratori possono essere esercitati solo in un clima libero da violenza, minacce di rappresaglie o di qualsiasi tipo contro i loro dirigenti e soci. Il CES ITUC ha pertanto fermamente invitato il governo turco a garantire il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli arrestati.
L’ITUC rappresenta 170 milioni di lavoratori in 312 organizzazioni nazionali aderenti da 157 paesi.
http://www.youtube.com/ITUCCSI
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il Dipartimento ITUC Stampa: +32 2 224 0204 o +32 476 621 018
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E’ un progetto promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali, con il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati e realizzato dal Comune di Ancona.
L’Anolf di Ancona ha collaborato alla realizzazione.
Tramite percorsi di educazione all’arte il progetto si propone l’integrazione culturale e l’inclusione sociale dei giovani migranti presenti ad Ancona.
Il risultato è una “descrizione densa” delle nuove generazioni e un racconto della città vista dai ragazzi che la abitano.
Dove: Mole Vanvitelliana
Quando: dal 17 ottobre al 22 novembre
dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19.30 (mattina su prenotazione)
Sabato e domenica 10-12.30/ 16-19.30
Informazioni e prenotazioni visite presso il Museo della Città
071 2225037 (da martedì a domenica dalla 10 alle 13)
www.comune.ancona.it